Aumentare la fertilità femminile e arrestare il processo di invecchiamento nelle cellule uovo umane
In tutto il mondo, una percentuale crescente di donne attende fino alla fine dei trent’anni o addirittura dei quarant’anni per avere il primo figlio. Le loro uova stanno rapidamente invecchiando in questa fase, quindi anche con la fecondazione in vitro, le loro possibilità di rimanere incinta sono tutt’altro che certe.
Negli esseri umani, le cellule uovo iniziano ad accumulare danni al loro materiale genetico quando una donna è relativamente giovane. Spesso quando ha circa trent’anni, le sue uova hanno accumulato così tanti danni al DNA che non sono in grado di maturare ed essere fecondate. Gli scienziati hanno identificato con successo uno dei processi di invecchiamento che impediscono la corretta maturazione di una cellula uovo. Il più importante tra questi è la perdita dei processi di regolazione che normalmente impediscono l’attivazione delle parti dannose del DNA.
Il pensiero che parte del nostro DNA contenga materiale genetico che potrebbe essere dannoso è per molti versi bizzarro da considerare. Infatti, circa il 50% del genoma umano è costituito da sequenze simili a virus o frammenti di virus che, se autorizzati ad essere attivati attraverso l’espressione, possono danneggiare seriamente il DNA.
L’incapacità del sistema di mantenere questi componenti dannosi soppressi e inattivi è causata dall’età. Utilizzando cellule uovo di topo e umane, i ricercatori non solo hanno individuato le specifiche di questi processi, ma hanno anche mostrato come sono interconnessi e alla fine impediscono a una cellula uovo di maturare.
Il team ha quindi impiegato sostanze chimiche che imitavano i processi reali che bloccano la repressione di specifiche regioni del DNA nella cellula uovo e rilasciano i virus che danneggiano il DNA per corroborare le loro scoperte. Il team è stato in grado di collegare i processi di perdita regolatoria genomica con lo sviluppo di componenti dannosi nelle cellule uovo invecchiate simulando i processi di invecchiamento.
L’ultima fase dell’indagine ha esaminato i metodi per fermare i dannosi processi di invecchiamento che si verificano all’interno di una cellula uovo. I farmaci antivirali potrebbero essere in grado di fermare questo processo e il conseguente danno se virus o frammenti di virus venissero rilasciati e attivati nelle uova che invecchiano.
Nella loro pubblicazione, i ricercatori hanno dimostrato che i farmaci antivirali hanno effettivamente fermato la progressione della condizione nelle cellule uovo di topo, riportandole alla loro precedente giovinezza! Risultati simili sono stati raggiunti anche alterando geneticamente il DNA delle cellule uovo di topo per introdurre due geni; questi geni creano enzimi che bloccano la sequenza di eventi che altrimenti attiverebbero i componenti nocivi del DNA. Gli esperti affermano che entro un decennio ci sarà la possibilità di aumentare la fertilità tra le donne anziane utilizzando farmaci antivirali.