Una revisione sulla terapia con cellule staminali per l’insufficienza ovarica prematura
La terapia con cellule staminali sta attirando l’attenzione nel campo della medicina rigenerativa e sta facendo rapidi progressi. Molti studi recenti hanno applicato la terapia con cellule staminali per trattare le malattie del sistema riproduttivo; tuttavia, non sono ancora disponibili dati sul fatto che questa terapia mostri effetti terapeutici potenziati. Questo articolo esamina i recenti studi preclinici sulla terapia con cellule staminali per la disfunzione ovarica in diversi tipi di modelli animali. Vengono inoltre discussi numerosi studi clinici e progetti in sospeso. Questa revisione fornirà le basi per lo sviluppo di terapie con cellule staminali per migliorare la funzione ovarica.
Cellule staminali nella disfunzione ovarica
La capacità delle cellule staminali di differenziarsi in particolari tessuti e di autorinnovarsi è ciò che le rende speciali. Si dividono in due categorie: multipotenti e pluripotenti. Come le cellule staminali embrionali (ESC), le cellule staminali pluripotenti sono in grado di differenziarsi in qualsiasi cellula, ma comportano anche il pericolo di cancro e questioni etiche. Per aggirare le preoccupazioni etiche, le cellule staminali mesenchimali (MSC) e le cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) vengono utilizzate come sostituti. Sebbene le cellule staminali mesenchimali siano ottenute da una varietà di tessuti, tra cui il midollo osseo e il cordone ombelicale, sono preferite per la loro versatilità e per la mancanza di problemi etici. Le iPSC vengono riprogrammate da cellule specializzate.
Cellule staminali nelle malattie degenerative
Diversi studi hanno esaminato i benefici terapeutici delle cellule staminali in modelli animali di malattie degenerative, il che ha portato a studi clinici in corso. Sono state condotte meno ricerche sul loro coinvolgimento nei disturbi riproduttivi, in particolare nell’insufficienza ovarica prematura (POI). Il POI, un disturbo che causa una perdita precoce della funzione ovarica, è spesso causato da un intervento chirurgico o dalla chemioterapia. La promessa della terapia con cellule staminali nel trattamento dell’infertilità correlata al POI è studiata in modelli animali, che includono modelli invecchiati o modificati chirurgicamente, nonché modelli con insufficienza ovarica indotta chimicamente.
Sperimentazioni cliniche: le prospettive per il futuro
La terapia con cellule staminali per la disfunzione ovarica è stata studiata in numerosi modelli animali in recenti indagini precliniche. L’efficacia terapeutica delle cellule staminali in questo campo è ancora oggetto di dibattito nonostante i risultati incoraggianti a causa delle discrepanze nei modelli animali e delle distinzioni tra uomo e animale. Nel discutere recenti studi e progetti clinici, questo saggio sottolinea l’importanza di creare terapie con cellule staminali per migliorare la funzione ovarica e forse trattare l’infertilità correlata al POI.
Conclusione
È chiaro che il POI può essere trattato con la terapia con cellule staminali. Numerose funzioni ovariche, tra cui la follicologenesi, il tasso apoptotico dei GC, lo sviluppo vascolare e la stabilità genetica, sono influenzate positivamente dalle cellule staminali e dai loro esosomi, che contengono materiale come i miRNA. Sono necessarie ulteriori ricerche per valutare il meccanismo d’azione terapeutico delle cellule staminali, stabilire uno standard per il controllo di qualità nell’applicazione clinica e creare quadri normativi per garantire la sicurezza dei pazienti, poiché le cellule staminali rappresentano un nuovo approccio terapeutico praticabile per l’eventuale trattamento della disfunzione ovarica. .
IlCrete Fertility Centre offre trattamenti concellule staminali legati al ringiovanimento ovarico e all’infertilità con grande successo.